… non si dividono mai con un taglio netto.
Per ora solo rinvii ad informazioni finalmente recuperate o appena trovate su quanto accade a Gaza e che meritano una riflessione più attenta di quanto posso fare oggi.
Ma qualcosa è meglio di niente.
Per illuminare meglio la figura del ministro per la sicurezza nazionale pro-tempore di Israele, Ben-Gvir, questo rinvio ad un articolo sull’assasinio di Rabin da parte di un ebreo estremista, con la foto della terrificante dichiarazione dell’allora giovane Ben-Gvir: “Siamo arrivati alla sua macchina. Arriveremo anche a lui“. Forse sarebbe da aggiungere: detto e fatto.
Poi l’ordine esecutivo di Biden a proposito di alcuni coloni israeliani in Cisgiordania, qui e qui
Questo il lancio di agenzia dell’Ansa su di una lettera aperta scritta da più di 800 funzionari di vario livello delle amministrazioni pubbliche di Usa, vari paesi europei ed Unione Europea a proposito della situazione a Gaza.
E questo il testo della lettera, in inglese.
Da meditare.
Finalmente una presa di posizione, pubblica e dura, soprattutto rispetto all’idea che Israele rappresenti l’Occidente ed i suoi valori. Forse cinquant’anni fa, con i laboristi al governo, non certo oggi, con il governo degli ultraortodossi fanatici.